La Thuile: il paradiso della polvere


I nostri percorsi di Heliski La Thuile

L’area di heliski La Thuile è conosciuta principalmente, per le discese sul Ruitor, un grande ghiacciaio che si può vedere anche dalle piste da sci e che permette un’ottima sciabilità.

Molte discese di questa zona hanno il grande vantaggio di ricollegarsi alle piste da sci, dando grande flessibilità alle giornate e abbattendo i costi del recupero finale.

La Thuile è raggiungibile comodamente in auto e spesso è meta di un turismo giornaliero: la neve è più bella che altrove grazie all’esposizione e alla temperatura, mai troppo elevata, che permette condizioni ottimali anche in stagione avanzata. L’unica pecca è il vento, spesso imprevedibile, che rende più discontinua l’attività di heliski.

La discesa dal Ruitor verso la Francia è una gita indimenticabile e riempie un’intera giornata, mentre il versante italiano, più breve, ha spesso neve invernale ed è il paradiso della polvere. Il lato nord, nella zona del Miravidi e del Lechaud, offre discese più brevi, ma con panorami mozzafiato e sono ideali per una giornata relax o di neve primaverile.   

Il decollo dell’elicottero può avvenire dal paese, o anche dal Piccolo San Bernardo, a quota 2300.

La Thuile è un po’ la Cenerentola delle destinazioni di heliski dell’alta Valle d’Aosta, ma merita sicuramente una visita. La grande flessibilità permette di combinare impianti ed elicottero. Una chicca: con le giuste condizioni è meraviglioso dormire al Piccolo San Bernardo e godersi il silenzio serale e un contesto unico, per poi decollare la mattina dopo colazione.

Ruitor francese


Altitudine di partenza: 3300m
 Dislivello: 1800m
Difficoltà: Media
Rientro: Auto – impianti francesi

Se doveste fare un’unica discesa di heliski nella vostra vita, il Ruitor francese rientrerebbe tra quelle che inserirei nella lista dei suggerimenti (insieme a Silbersattel, aiguille des glaciers, Piton des Italiens, Rabuigne alta), perché ha tutto quello che ai miei occhi rappresenta una giornata di divertimento completa ed intensa.

Il deposito è in un pianoro sotto Les Vedettes, ma al posto di scendere verso il lato italiano, verso nord, ci si avventura verso est e poi si scia in direzione della Francia.

La prima parte è molto dolce, poi ci sono un paio di muri divertenti, un po’ impegnativi, ma accessibili a un buon sciatore. Si scende gradualmente verso La Rosiere, di fronte il mont Pourri e la stazione di Les Arcs.

Nella seconda parte della discesa il pendio si ingentilisce, si scia tra arbusti e piante, per poi arrivare a un pezzo attraverso le baite.

È una tipica discesa da escursionisti che riempie agevolmente la giornata, perché potete fare tutte le pause necessarie e sciate per almeno un paio d’ore. I pendii hanno varie esposizioni e quindi preparatevi a trovare tipi di neve diversi. Se nella parte alta potete puntare alla neve fresca o compatta, in quella bassa, più esposta al sole, la neve è spesso trasformata.

L’ideale sarebbe portarsi uno spuntino e fermarsi a prendere il sole durante la discesa nelle baite che si incontrano, alternando discesa e relax.

Alla fine della discesa dovete chiamare un taxi – purtroppo non ci sono alternative – che vi porterà fino agli impianti di La Rosière, per i quali serve il biglietto se siete partiti dal paese di La Thuile. Con due seggiovie e uno skilift, siete subito in Italia.

Lungo la via del ritorno, a La Rosiere, se avete tempo andate a mangiare, o anche solo a prendervi un bicchiere, nella baita chiamata L’Antigel: in legno, bellissima e baciata dal sole, è proprio sotto la prima seggiovia che prenderete.

Per tornare in tempo in Italia, dovete partire dalla Francia non oltre le 15-15.15 così non rischiate di dover fare una lunga scarpinata o dormire oltralpe.

Ruitor Vedettes


Altitudine di partenza: 3350m
 Dislivello: 1200m
Difficoltà: Media
Rientro: H

Per molti è la prima discesa di Heliski nella zona e tra l’altro è quella che si vede sempre dagli impianti quando si osserva il Ruitor: è il grande lenzuolo bianco di ghiacciaio esposto a nord est.
Un grande classico, consigliato a tutti, perché non particolarmente difficile e poco esposto al rischio di valanghe, proprio perché non circondato da pendii ripidi.

Ovviamente trattandosi di ghiacciaio bisogna guardare con attenzione dove si scia. Tutta la prima parte è un enorme panettone, non particolarmente pendente, ma quanto basta, per lasciare il classico segno a serpentina del proprio passaggio. Questo tratto è ideale per fare riprese e foto di passaggi sulla neve: si respira veramente aria di montagna. La seconda parte della discesa presenta un muro un po’ più ripido che deve essere fatto con attenzione, soprattutto nella fase di avvicinamento, ma ne vale la pena perché potrete poi fare qualche curva di maggiore soddisfazione con un po’ più di pendenza.

Arriverete alla zona delle “cascate” dove è organizzato il recupero, in quanto la discesa su la Thuile è tutta nel bosco, molto fitto e dovreste passare sul sentiero estivo del rifugio Deffeyes, ma a mio avviso non ne vale la pena. Questa discesa è l’ideale per l’inizio della giornata, che potrebbe continuare con la discesa del Ruitor sul versante francese.

È abbastanza frequentata, per la semplicità e la sicurezza.

Ricordiamo che il 25 gennaio 2019, in questa area un aereo francese, in violazione dello spazio aereo italiano, ha urtato un elicottero dell’heliski uccidendo sette persone, tra cui Frank Henssler, guida e punto di riferimento del settore dell’heliski.

RIP caro Frank

Miravidi


Altitudine di partenza: 3050m
 Dislivello: 1050m
Difficoltà: Facile
Rientro: H – impianti

Facile ma veramente stupenda, la discesa Miravidi è a metà tra la Thuile e la Val Veny. Il deposito è a quota 3000 poco sotto la vetta, da cui prende il nome. Quando l’elicottero riparte, vi consiglio di salire a piedi fino in vetta: in pochi minuti arriverete a un panorama indimenticabile.

Nella prima parte, la discesa è molto semplice, oltre a non essere su ghiacciaio e, dunque, non esposta ai crepacci. Gli elicotteri non sono molto frequenti al Miravidi e la salita per gli scialpinisti è molto lunga, quindi se siete fortunati potrebbe capitarvi di fare una discesa in solitaria.

Il paesaggio ha un che di lunare, con dei grossi panettoni che vi permettono di andare un po’ dove volete alla ricerca della neve migliore. Potete anche fermarvi a mangiare un panino se avete tempo e voglia.

L’ultima parte è un canale ripido, ma molto bello. Potrebbe esserci qualche roccia qua e là ma con un po’ di calma e pazienza si arriva in fondo senza problemi. Terminato il canale, vi dovete portare sulla destra passando nella valle di Breuil che è abbastanza stretta, sulla vostra sinistra avete il mont Ouille.

A questo punto avete due possibilità in base a stanchezza e budget: potete concludere la giornata di heliski raggiungendo le piste di La Thuile e utilizzare gli impianti, oppure venire recuperati dall’elicottero nella zona della Alpe Balmettes e fare un’altra rotazione.

Freduaz


Altitudine di partenza: 2830m
 Dislivello: 1000m
Difficoltà: Media
Rientro: Impianti

È una bella discesa esposta prevalentemente a Nord, che presenta neve polverosa anche in stagione avanzata. Il deposito in quota è al confine con la Francia (volendo si più scendere su quel versante) non lontano dai nuovi impianti del Mont Valezan, ma il lato italiano è decisamente bello e divertente.

La parte alta, non molto ripida, consente di sciare in grande tranquillità. La parte centrale presenta un pendio più impegnativo ed abbastanza ripido, dove è opportuno fare attenzione a eventuali distacchi di neve e va attraversato uno alla volta. Superata questa difficoltà, si aprono i panettoni che vi ricollegano alla discesa in fuori pista di “Bella Valletta” dove ci si può godere il panorama. In stagione avanzata quest’ultima parte potrebbe essere di neve trasformata.

Questo itinerario vi ricollega alle piste, alla seggiovia di Arp Nouvaz, dove arrivate con un sentierino nel quale è bene fare molta attenzione a due passaggi critici ma divertenti: il superamento del fiume e il ponticello piuttosto stretto.

È la classica discesa per concludere la giornata Heliski La Thuile, assolutamente non di ripiego perché il panorama e la neve sono spettacolari. Si dice che piacesse molto all’avvocato Agnelli quando frequentava questa zona con il suo elicottero, a distanza di tempo concordiamo pienamente con il suo giudizio.

Alcune foto dei percorsi a La Thuile


Recap percorsi Heliski La Thuile


NomeDislivelloGhiacciaioDifficoltàGiudizio TweetRientro/Recupero
Ruitor Francia
3300m
1800mSIMediaA ragione una delle discese di heliski più famose, riempie la giornata. Una gita piena con panorami spettacolari, primi muri di media difficoltà poi facile, sconsigliata agli snowboardRecupero con taxi in Francia che riporta agli impianti di La Rosière
Ruitor Italia Vedettes
3300m
1150mSIMediaLe Vedettes sono ideali per iniziare la giornata, il ghiacciaio molto sicuro e poco esposto presenta spesso polvere. Il muro finale, prima della ripresa alle cascate è molto bello, ma attenzione al pendio...Recupero alla zona delle cascate e ripresa con elicottero.
Miravidi
3050m
1050mNOFacileIl nome chiarisce perché la vista dalla vetta sia spettacolare, tra le mie preferite. Discesa molto facile nella prima parte poi un canale più impegnativo, ma fattibileRecupero in elicottero Alpe Barmette o più in alto sopra il canale
Freduaz
2850m
1000mNOMediaDicono che fosse una delle discese preferite dell’avvocato Agnelli e non aveva torto: la parte alta ha bella polvere e poi un muro impegnativo, che da “Bella Valletta” ricollega alle piste. Impianti La Thuile, seggiovia Arp Nouvaz
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